Per dimostrare come le innovazioni tecnologiche siano entrate nell'immaginario degli scrittori sin dall'antichità e come le stesse siano state tramandate nei secoli, non c'è miglior esempio della Divina Commedia di Dante. Egli infatti descrivendo la sua visone del mondo duecentesca non ha fortunamente tralasciato gli aspetti tecnologici del periodo.
Dante inserisce nella sua opera riferimenti alla metallurgia (metallo, oro, bronzo, ferro,piombo, rame)e alle macchine medievali (il mulino, l' orologio, lo specchio) contribuendo a tramandare le influenze culturali della tecnologia.
http://www.parodos.it/blog/la_tecnologia_del_medioevo.htm
(XXI canto dell'Inferno)"Quale ne l'arzanΰ de' Vinizianibolle l'inverno la tenace pecea rimpalmare i legni lor non saniche navigar non ponno - in quella vecechi fa suo legno novo e chi ristoppale coste a quel che più vοaggi fece;chi ribatte da proda e chi da poppaaltri fa remi ed altri volge sarte;chi terzeruolo ed artimon rintoppa..."
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