domenica 14 aprile 2013

IL PROCESSO CREATIVO E LO SCIENZIATO

Senza l'immaginazione la scienza non esisterebbe: 
"dalla congettura lo scienziato passa alla sperimentazione". L'immaginazione fa sì che lo scienziato riesca a trovare la soluzione nel mezzo di teorie dominanti. Per Torricelli l'acqua non sale in un tubo vuoto oltre un certo livello a causa della pressione atmosferica: per i suoi predecessori l'orrore del vuoto avrebbe dovuto spingere l'acqua a riempire la pompa.


L'immaginazione permette di osservare la realtà e di estrarne le linee essenziali.


"Dopo aver osservato un paesaggio dipingo con l'immaginazione, lo riproduco in una forma più semplificata" 
(E. Matisse)


La scienza come l'arte è frutto della mente dell'uomo e deriva dalla sua immaginazione. Anche nelle teorie scientifiche apparentemente più solide, con il loro robusto apparato di formule matematiche, è possibile rintracciare l'immaginazione creativa dello scienziato. 
   
Gerald Holton in "L'intelligenza scientifica" considera che le scoperte scientifiche nascono da tre tipologie di fattori: 
  • Gli elementi empirici: osservazioni ed esperimenti;
  • I contenuti analitici: la formulazione matematica;
  • L'immaginazione (visiva, metaforica e tematica).

E allora quale esempio di cervello creativo se non quello di Leonardo da Vinci? Egli è infatti il nostro migliore esempio di scienziato che osserva la natura, come un pittore che osserva un paesaggio o un ritrattista che osserva un volto, egli riesce a carpirne i segreti più nascosti e i particolari più minuziosi. Egli è il perfetto esempio di Cervello Creativo.


"E se mi disprezzano, che sono un inventore, quanto più dovrebbero essere biasimati, che non sono gli inventori, 
ma trombe e recitatori delle opere di altri"
(Leonardo da Vinci)




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