lunedì 20 maggio 2013

"Siete tutti uguali, voi smanettoni. Non avete immaginazione."


"Il cielo sopra il porto era del colore di uno schermo televisivo sintonizzato su un canale morto"
(Incipit)

Il cyberpunk è una tendenza letteraria nata alla fine degli anni Settanta come nuovo sottogenere di fantascienza in risposta alla sempre maggiore proliferazione di tecnologie informatiche e comunicazione. In quest' ambito vengono trattate vicende ambientate in una Terra non molto distante nel nostro futuro, dove alcuni personaggi loschie  straordinari si muovono in mondi surreali, ipertecnologici e decadenti.
William Gibson è il creatore vero e proprio del cyberpunk grazie al suo primo romanzo Neuromante (pubblicato nel 1984), considerato unanimamente il manifesto del genere.
Numerosissimi studi individuano delle somiglianze interessanti tra il romanzo di Gibson e il film Blade Runner di Riddley Scott. Entrambe le creazioni sono infatti di puro genere cyberpunk ed entrambe sono ambientate in un futuro postapocalittico, non troppo distante da noi, in cui l'umano si è trasformato in "postumano", tutto è stato soppiantato da sistemi tecnologici, la natura è stata sconfitta e qualche eroe lotta contro potenti gruppi economici o militari. Per quanto riguarda il tema della morte per esempio:
"Vedi, quelle cose possono lavorare sodo, trovare il tempo di scrivere libri di cucina o qualunque altra cosa, ma nel minuto, voglio dire nel nanosecondo in cui qualcuna comincia a miiaginare qualche mezzuccio per diventare più intelligente, Turing la spazzerebbe via. Nessuno si fida di quelle fottute bastarde, lo sai. Ogni IA che sia mai stata costruita ha una pistola elettronica collegata alla tempia."
L'eroe di Neuromante è Case, un cowboy del cyberspazio, un hacker il cui sistema nervoso è stato danneggiato da un' organizzazione in modo che non possa più collegarsi alla Matrice. Egli cerca in tutti i modi una cura che gli consenta di rientrare nel cyberspazio ma , quando crede di aver perso tutte le speranze, un tizio misterioso di nome Armitage lo recluta offrendogli una cura in cambio della sua partecipazione a una missione. Armitage aveva goià reclutato una bellissima ragazza assassina dal fisico artificialmente potenziato (impianto di lame retrattili), Molly.
Durante la prima parte della missione, in cui Molly e Case devono rubare il costrutto di Dixie Flatline, un hacker deceduto la cui personalità è stata inserita in un dispositivo ROM, i due scoprono che Armitage è manipolato da un IA, chiamata Invernomuto. L'obiettivo principale di Invernomuto è di eliminare i controlli di Turing che gli impediscono di evolversi in un'intelligenza superiore.


-"Quello che vedi è quello che ottieni", già- commentò Finn- Ho visto i diagrammi su software di quel tizio. Impressionante. Vedi quello che lui immagina. Penso che potrebbe restringerlo a un singolo impulsoe friggere una retina al tegamino.
          (William GIBSON, Neuromante, capitolo 7, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2003, p 91)


-Quanto è intelligente un'intelligenza artificiale, Case?-
-Dipende. Alcune non sono più intelligenti di un cane. Animaletti da salotto. Costano una fortuna, comunque. Quelle davvero intelligenti lo diventano quando il controllo di Turing sarà disposto a lasciarle evolvere.
-Senti, tu sei un cowboy...come mai non ne sei stregato?
-Be', tanto per cominciare sono rare. La maggiorparte di loro, quelle davvero intelligenti, sono militari, e noi non possiamo penetrare l'ICE. E' da lì che viene tutto l'ICE, sai.E poi ci sono i controllori Turing, brutte bestie. - Si guardò intorno- Non so, è soltanto che non è roba del mio giro.
-Siete tutti uguali, voi smanettoni. Non avete immaginazione.
          (William GIBSON, Neuromante, capitolo 7, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2003, p 96)

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