giovedì 6 giugno 2013

Il Difference Engine: la realtà concreta diventa realtà virtuale

Nel 1823 Charles Babbage (1791-1871), matematico e filosofo inglese, invente il difference engine una macchina per la risoluzione di problemi algebrici, il primo calcolatore programmabile che getterà la base dei futuri elaboratori meccanici. Si cominciò ad avere dunque la consapevolezza che la meccanica non poteva risolvere tutti i problemi pratici della nuova scienza dell'informazione. Già a metà dell'800 Galileo Ferraris aveva compreso che la sua tesi di laurea sulle trasmissioni telodinamiche non avrebbe portato nessuna conclusione e aveva ben presto reindirizzato i suoi studi al trasformatore e al motore elettrico. Bisogna comunque attendere gli anni 30 del XX secolo per la vera e proria era delle macchine da calcolo elettroniche. Nel 1936 Konrad Zuse inizia a costruire un calcolatore elettromeccanico a relè. Nel 1944 ad Harvard in collaborazione conl'Ibm si costruisce il Mark 1, che purtroppo conteneva 3300 relè e pesava ben 5 tonnellate. Con la scoperta del transistor nel 1948 (J. Bardeen, W. H. Brattain e W. Shockley) si inizia a produrre computer completamente transistorizzati (1958). Con la miniaturizzazione dei circuiti e il declino dei mainframe di dimensioni gigantesche, il personal computer raggiunge il grande pubblico. Inizia allora l'era del mondo digitale in cui la realtà concreta sembra smaterializzarsi e diventa realtà virtuale.

« In questo mondo silenzioso, tutta la comunicazione è digitata. Per entrare in esso, ci si deve liberare sia del corpo che dell’ambiente circostante e si diviene solo una cosa fatta di parole. Si può vedere quello che i nostri interlocutori stanno dicendo (o che hanno detto di recente), ma non come sono loro fisicamente, né il luogo dove si trovano. Gli incontri in questa città virtuale sono continui e le discussioni variano dagli ambiti sessuali ai programmi di deprezzamento.
Se sia un singolo trillo telefonico o milioni, essi sono tutti connessi fra di loro. Collettivamente, formano ciò che gli abitanti della città virtuale chiamano la Rete. Essa si estende attraverso l’immensa regione dello stato di elettroni, microonde, campi magnetici, luci intermittenti che lo scrittore di fantascienza William Gibson battezzò Cyberspazio. »
(John Perry Barlow, Crime and Puzzlement)
La comparsa di internet concretizza le idee visionarie degli scrittori di fantascienza degli anni 80.
Nel 1986 la NASA da il via a un progetto il "Virtual Environment Workstation", in cui un operatore indossa un casco, sullo schermo del quale viene proiettata un'immagine stereoscopica, e un guanto, o una tuta dotato di sensori che ne registrano i movimenti.

 La nostra è un'epoca in cui diventa difficile distinguere la realtà dalla fantasia, siamo circondati da un immaginario fantastico prodotto da mezzi e strumenti tecnologici che hanno ormai pervaso la nostra vita in tutti gli aspetti.

The Difference Engine è un romanzo di fantascienza steampunk del 1990, scritto da William Gibson e Bruce Sterling. I principi ispiratori delle storie cyberpunk di Gibson e Sterling sono qui applicati ad un'età vittoriana alternativa, nella quale Charles Babbage è riuscito nell'ambizione di costruire un avanzato computer meccanico (la macchina analitica, evoluzione della macchina differenziale che dà il titolo originale al romanzo), anticipando di oltre un secolo la rivoluzione informatica.

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