Paul JacksonPollock nacque il 28 Gennaio 1912 e fu considerato uno dei maggiori
rappresentanti dell'Action Painting. La sand painting ("pittura con la
sabbia"), i muralisti messicani e la pittura surrealista influenzarono la
sua arte. Pollock negava l'esistenza del "caso"; generalmente aveva
un'idea precisa dell'aspetto che una particolare opera avrebbe dovuto avere e
per ottenerlo si muoveva energicamente attorno alle tele spruzzando,
spatolando, facendo colare e sgocciolare il colore, quasi in una danza e non si
fermava finché non vedeva ciò che voleva in origine vedere.
Taylor (fisico dell'Università di Sydney), Micolich e Jonas hanno studiato e analizzato (-> dossier) la natura della tecnica di Pollock,
scoprendo che alcune opere presentano le stesse caratteristiche dei frattali e
che assomigliano sempre più a frattali con il passare del tempo e con il
progredire della sua carriera. Si spingono ad ipotizzare che in qualche modo
Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e
stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione
del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse
formulata. Forse l'artista con la sua intuizione era arrivato alla geometria dei frattali prima del matematico. Per provarlo, tra il 1943 e il 1952, inserirono una riproduzione della tela nel computer e tentarono un'analisi matematica, seguendo un procedimento simile a quello utilizzato per i frattali. L'idea di Taylor è stata confermata: le tele di Pollock sono frattali di cui è anche possibile calcolare la dimensione, dimensione che cresce col procedere della produzione dell'artista. "L'analisi frattale- afferma Taylor- può essere utile per autenticare e datare le opere di Pollock. Le variazioni della dimensione frattale riflettono l'evoluzione delle sue opere." L'artista è arrivato dunque ai frattali con l'intuizione, dimostrando ancora una volta il legame tra arte e matematica.
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